14 maggio 2019

PubMed e Predatory Journals

La rivista scientifica divulgativa The Scientist il 9 maggio ha pubblicato  un articolo molto interessante di Diana Kwon che evidenzia la preoccupazione della comunità scientifica riguardo la presenza di predatory journal in PubMed. Cade la convinzione che la presenza di una rivista nei database più importanti (PubMed, Scopus ecc.) sia una garanzia di qualità della stessa e uno strumento per distinguere ciò che è predatorio da quello che non lo è. Un modo per evitare i periodici predatori in PubMed è di selezionare solo periodici che nello NLM Catalogue hanno dicitura "Indexed for Medline" (il controllo è possibile anche dai record di PubMed). Molte biblioteche americane suggeriscono questa procedura nelle loro pagine web. I record di PubMed provengono sia da questi periodici che da quelli presenti in PubMed Central (PMC), nei quali pubblicano gli autori finanziati dalla NIH. Per i manoscritti provenienti dai  periodici di PMC i controlli sono meno rigorosi e si presume che da questi periodici provenga la minaccia.

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